Settore sociale
La Croce Azzurra dal 2004 organizza annualmente il “Progetto Vita Indipendente”. Il progetto ha lo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, attraverso la realizzazione di programmi di aiuto alla persona.
Il progetto prevede di vivere in un appartamento per alcuni fine settimane in turni di 4/5 persone portatori di handicap, per sperimentare, gradualmente e senza traumi, momenti di distacco dalla famiglia, volti all’acquisizione delle abilità domestiche e dei pre-requisiti affettivo-relazionali indispensabili per affrontare successive situazioni di “convivenza”.
Contemporaneamente esso rappresenta uno “spazio”, sia fisico che temporale, in cui la famiglia possa sia elaborare le proprie ansie rispetto al “dopo di noi”, sia beneficiare di momenti di sollievo rispetto al proprio compito di cura.
Il problema dell’abitare assume un ruolo centrale nella vita di tutti gli individui. Nel ciclo vitale di ogni persona si prevede una fase di preparazione all’indipendenza abitativa che si concretizza poi nella scelta di vivere in un luogo separato da quello condiviso con la famiglia nell’infanzia e nell’adolescenza.
L’abitare da soli assume nella vita di ogni persona un valore simbolico importante che coinvolge l’individuo ma anche il nucleo familiare da cui avviene la separazione. Pensare ad un percorso di formazione all’autonomia abitativa rivolto a portatori di handicap significa pensare al disabile come persona che, al di là del deficit funzionale, sia in grado di vivere un percorso evolutivo che avviene in luoghi e situazioni in sintonia con la propria età cronologica. Significa inoltre, riconoscere un nuovo ruolo anche alla famiglia vista non più come realtà da sostenere ma anche come elemento qualificante per la progettazione ed il controllo di qualità del servizio.
La programmazione e la realizzazione operativa perseguono i seguenti obiettivi:
- elaborazione di programmi individualizzati per favorire al massimo i livelli di autonomia;
- sviluppo delle dinamiche positive di gruppo: il gruppo diventa occasione per evidenziare e oggettivare problemi, ma anche luogo in cui elaborare strategie risolutive;
- coinvolgimento nelle attività di pratica quotidiana quali momenti significativi per la crescita e di gruppo;
- collegamento costante con la Comunità locale sia per sondare le varie possibilità di integrazione nel contesto sociale, sia per sensibilizzare il contesto stesso;
- sostegno alle famiglie rispetto al processo di individuazione-separazione del figlio;
Gli interventi di aiuto sono finalizzati alla cura della persona, all’aiuto domestico, alla mobilità e a tutte quelle azioni che la persona con disabilità non può svolgere direttamente, per la realizzazione di un progetto di Vita Indipendente autodeterminato.
L’elemento caratterizzante dell’intervento è l’autogestione sia per quanto riguarda la scelta delle attività, che per la gestione di un budget per le spese quotidiane. Ciò implica da parte degli operatori un attento lavoro sull’autoconsapevolezza e sulle dinamiche di gruppo.
Il progetto prosegue principalmente con i finanziamenti delle amministrazioni pubbliche.